MICROBO & BO130

Bo130 (Milano, 1971) – dopo la formazione artistica tra l’Italia e l’Inghilterra, l’artista torna a Milano dove attualmente vive e lavora. Il suo percorso artistico ha inizio negli anni ’80 ed è profondamente influenzato da diverse subculture come il Punk e l’Hip-Hop. Il fascino che hanno avuto in lui, con la loro estetica e rottura degli schemi, gli sono serviti nella definizione di un suo stile personale. Bo130 è uno dei primi writer a combinare la propria tag con un’icona e sceglie un granchio stilizzato. La sua arte si caratterizza in un lavoro stratificato dove diversi elementi convivono in armonia o in contrasto, insieme ad un intricato gioco di dialoghi nascosti tra ritratti, forme e parole. Bo130 definisce i suoi lavori come “un viaggio lisergico nell’archivio della memoria di un alieno in visita sul nostro pianeta”. I personaggi multi-facce e l’essere alieno come concetto, sono la metafora che l’artista usa da sempre nel suo lavoro per rappresentare la propria sensazione di essere fuori posto o appunto, alieno ad una certa “normalità”. Il suo ingresso nel mondo dell’arte istituzionale è avvenuto con l’esposizione delle sue opere in importanti musei e gallerie. La sua arte spesso si intreccia con quella di Microbo, con la quale collabora da diversi anni.

Microbo (Catania, 1970) – si definisce cittadina del pianeta Terra e microbo dell’universo. La ricerca dell’invisibile come nutrimento per l’anima è il focus della sua produzione artistica che si traduce in un linguaggio visivo composto da un alfabeto organico ancestrale composto da varie specie di creature microbiotiche, filamenti e conduttori di energia che fluttuano e vivono in uno spazio senza tempo, in assenza di gravità, ai confini della mente umana. La sua arte racconta storie di mondi invisibili e intangibili, ricchi di dogmi e misteri.
La sua formazione quasi del tutto autodidatta, ma piena di incontri fortuiti e sincronici, nasce nella sua terra natale per poi spostarsi a Londra. Durante questa esperienza formativa ha conosciuto Bo130 con il quale ha stretto una solida collaborazione che continua ancora oggi.
Dagli anni 2000, quando insieme si sono stabiliti a Milano, oltre ad essere gli artisti italiani di riferimento della corrente underground definita successivamente “street art”, sono promotori di diversi progetti volti a valorizzare l’arte urbana, tra cui la pubblicazione di Izastikup, (Drago Editore) una raccolta dedicata alla cultura degli sticker. Microbo ha partecipato a numerose collettive sia in luoghi non convenzionali che in prestigiosi musei internazionali; le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche in Europa e negli Stati Uniti.

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